Il Popolo de I Forconi apprende
da alcuni studenti che i loro presidi hanno vietato la partecipazione dei
ragazzi alla manifestazione “L’Italia si ferma”, pena provvedimenti
disciplinari. Così dopo l’ordinanza prefettizia, anche i Direttori scolastici,
tutori della crescita morale, civile ed etica dei nostri ragazzi, hanno
calpestato il più elementare dei diritti costituzionalmente garantiti: il
diritto a manifestare (art.17 della Costituzione Italiana).
I ragazzi vogliono semplicemente
gridare alla “Casta” la paura che nutrono sul proprio futuro, oggi più incerto
che mai, vogliono svegliare quegli adulti ancora anestetizzati e che non hanno
capito da che parte stare, vogliono inoltre essere al fianco dei propri
genitori che, pur lavorando 16 ore al giorno, non riescono a garantire alla
famiglia una vita dignitosa. Per il Popolo de I Forconi questo è il momento di
reagire: non ci sarà più un altro 9 Dicembre! Questo sistema malato, arrogante
e illegittimo deve scomparire.
Questa non è solo la protesta de I Forconi, è la protesta di un popolo
costituito da artigiani, commercianti, operai, disoccupati, casalinghe,
studenti ecc., che vuole rendersi protagonista per riaffermare la democrazia.
I genitori manifestino
liberamente con i propri figli, spiegando nella giustificazione che i propri
ragazzi stanno manifestando per dei diritti costituzionali adesso non sempre
garantiti come: il diritto allo studio per tutti, il diritto di curarsi, di
avere una casa, di poter essere padroni del proprio futuro.
Dobbiamo capire che questi
atteggiamenti di chiusura da parte delle istituzioni sono molto
pericolosi, perché orientati a soffocare
la libertà.
Il Popolo de I Forconi
Iblei