In memoria del giudice Borsellino

Il 19 luglio 2013, tutta Italia ricorda l’uccisione  del giudice Borsellino. Oltre a Paolo Borsellino, morirono il caposcorta Agostino Catalano e gli agenti Emanuela Loi , Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L'unico sopravvissuto fu Antonino Vullo, risvegliatosi in ospedale dopo l'esplosione, in gravi condizioni.
Dopo 21 anni, i mandanti delle stragi di Capaci e via D’Amelio, sono ancora sconosciuti. Inchieste giudiziarie perse, altre archiviate, o ancora in corso.
 Dopo la morte di Falcone, il giudice Borsellino, avrebbe voluto testimoniare davanti i suoi colleghi nisseni, continuava a ripeterlo anche ai giornalisti, ma nessuno lo ha mai interrogato. Perché?
Pochi giorni prima di essere ucciso il pm aveva parlato...

Dopo la fuga di notizie sulla non pericolosità del Muos, la replica del prof. Zucchetti

Piccolo estratto dall'intervista : Muos, Zucchetti sull’Iss: “Situazione penosa”. Dice Zucchetti: il rapporto è completo ma citato in maniera incompleta, si è trattato della solita fuga di notizie fatta ad arte da parte dei committenti, perché nessun altro poteva farlo se non i committenti, quindi la fuga di notizie arriva o dalla Presidenza del Consiglio o dal Ministero della Sanità o dalla Regione Siciliana. Hanno fatto filtrare queste notizie proprio quando vanno presentati i documenti per il ricorso al TAR, documenti che vanno presentati entro domattina. E’ una manovra veramente penosa! Nessuno riporta quanto è scritto nelle conclusioni del rapporto dell’ Istituto Superiore di Sanità che dice che si tratta di un parere scientifico e NON HA ALCUN VALORE DAL PUNTO DI VISTA NORMATIVO ED AUTORIZZATIVO perché si seguono altre norme. Allo stesso modo, ovviamente, quanto è scritto oltre tutto è molto impreciso perché si dice “assolto il Muos sulla base delle misurazioni” ma il Muos non è ancora in funzione, le misurazioni sono state fatte sulle antenne esistenti e, combinazione, per la prima volta non si sono trovati valori in eccesso perché le misurazioni venivano fatte IN ACCORDO con i tecnici statunitensi.
A questo indirizzo l'intervista completa .

Ma la Regione Siciliana, che ha revocato le autorizzazioni per l'impianto radar, non ci sta. "Non staremo a guardare", dicono dalla giunta. Vedremo!