Nella storia
di Mauro e di tanti come lui il punto di partenza è che nessuno deve impedire
la speranza e nessuno deve scegliere al nostro posto. Se uno, ammalandosi,
dovesse decidere di farsi curare da uno sciamano indù, deve essere libero di
farlo. Non è necessario che la validità di una cura sia dimostrata dalle
pubblicazioni scientifiche e il caso del metodo Di Bella è la prova più
eclatante, preso in giro per decenni adesso il metodo è stato rivaluto ed è
pubblicato su riviste scientifiche internazionali. Mauro e la sua famiglia ed
altri 25.000 ammalati come lui, chiedono solo di aver la speranza di un futuro.
Cosa rischiano con la cura Stamina, dato che nel loro prossimo futuro, sono
certe: sofferenze sempre più acute, piaghe, impossibilità di respirare ed
infine la morte? Chi non è credente,
Il discorso di una mamma per Mauro
Immaginate solo per qualche
secondo una situazione simile a quella che sta vivendo in questo momento la
famiglia di Mauro e di tanti altri. Chiediamoci per qualche secondo, se quello
che sta succedendo a loro, succedesse ad uno di noi, che non viviamo questa
TRAGEDIA, come ci sentiremmo? Ci sono ragazzi, bambini, adulti
che hanno bisogno dell’aiuto di tutti per proteggere ciò che un ingiusto
sistema non vuole garantire, un sistema che ti spoglia di
tutto, perfino dell’unica speranza di
futuro per i propri figli.
Esistono delle drammatiche realtà che non possono essere
ignorate, non dobbiamo permettere che ci si possa fare ascoltare solo compiendo
gesti disperati.
E’giunto il momento che questo governo
impegnato soprattutto a temporeggiare, si renda conto che i problemi del Paese reale premono con urgenza drammatica; e che tra essi il diritto alla vita si pone tra i più
impellenti.
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