I presìdi de I Forconi in provincia di Ragusa


Questo appello e' rivolto
agli imprenditori che sono sotto la morsa delle tasse,
ai disoccupati,
ai giovani che non avranno futuro,
agli impiegati regionali e statali perché ben presto troverete delle brutte sorprese,
a tutti coloro che hanno ancora un briciolo
d 'ORGOGLIO e DIGNITA'
affinche' il nostro malessere non sia solo argomento da bar !!!.
IL SISTEMA E' AL COLLASSO
pertanto uniti senza bandiere politiche, ma solo quella italiana potremo sconfiggere questo sistema
RIBELLARSI E' UN NOSTRO DIRITTO ED E' UN NOSTRO DOVERE !!!
VI ASPETTIAMO !!!!
In provincia di Ragusa potrete trovarci presso:
Modica :    Polo commerciale presso Mobel
Ragusa :    Piazza Libertà
Scicli :       C.da Arizza
Comiso :    Corso Vittorio Emanuele
Pozzallo :  Viale Australia

presidio Comiso c.da Dicchiara





Presidi a Pozzallo




10 Dicembre. Modica


10 Dicembre. Modica: incontro con la città. Interviene anche il dott. Mazzariol presidente del Movimento Distributista italiano.








Alba del 9 Dicembre

Alba del 09 Dicembre.Sarà un'alba storica? di sicuro è molto suggestiva. Due cagnolini sono ansiosi di cominciare i blocchi. Si vede che nessuno li ha avvisati che Angelino ha detto NO!





 

Sera dell'8 Dicembre

A Siracusa, stessa situazione che a Ragusa: rinchiusi in una piccola piazza.
Decidiamo di tornare ai punti presidio che avevamo richiesto e che non ci hanno autorizzato.


8 Dicembre, ore 20:00. Piazza Libertà a Ragusa unico presidio autorizzato in Sicilia. Ci dicono che ci concedono interamente la piazza, che in altre parole significa che vogliono rinchiuderci là dentro.
Noi non ci stiamo a farci rinchiudere come polli e ce ne andiamo a Siracusa...


Studenti diffidati dai presidi a non scioperare



Il Popolo de I Forconi apprende da alcuni studenti che i loro presidi hanno vietato la partecipazione dei ragazzi alla manifestazione “L’Italia si ferma”, pena provvedimenti disciplinari. Così dopo l’ordinanza prefettizia, anche i Direttori scolastici, tutori della crescita morale, civile ed etica dei nostri ragazzi, hanno calpestato il più elementare dei diritti costituzionalmente garantiti: il diritto a manifestare (art.17 della Costituzione Italiana).
I ragazzi vogliono semplicemente gridare alla “Casta” la paura che nutrono sul proprio futuro, oggi più incerto che mai, vogliono svegliare quegli adulti ancora anestetizzati e che non hanno capito da che parte stare, vogliono inoltre essere al fianco dei propri genitori che, pur lavorando 16 ore al giorno, non riescono a garantire alla famiglia una vita dignitosa. Per il Popolo de I Forconi questo è il momento di reagire: non ci sarà più un altro 9 Dicembre! Questo sistema malato, arrogante e illegittimo deve scomparire. Questa non è solo la protesta de I Forconi, è la protesta di un popolo costituito da artigiani, commercianti, operai, disoccupati, casalinghe, studenti ecc., che vuole rendersi protagonista per riaffermare la democrazia.
I genitori manifestino liberamente con i propri figli, spiegando nella giustificazione che i propri ragazzi stanno manifestando per dei diritti costituzionali adesso non sempre garantiti come: il diritto allo studio per tutti, il diritto di curarsi, di avere una casa, di poter essere padroni del proprio futuro.
Dobbiamo capire che questi atteggiamenti di chiusura da parte delle istituzioni sono molto pericolosi,  perché orientati a soffocare la libertà.
Il Popolo de I Forconi Iblei