Il Popolo de I Forconi ha letto dello sfogo del Sindaco di
Pozzallo sulla questione immigrati e vuole dichiarare subito di essere dalla
sua parte. L’episodio avvenuto all’interno della Villa Comunale, così come
esposto sui giornali, ha oltrepassato il segno. Di questo passo si teme possano
accadere episodi di ulteriore più grave violenza e ci si augura che non debba
accadere l’inevitabile per porre riparo alla delicatissima questione. Il
tradizionale, civile spirito di accoglienza dei pozzallesi, viene messo
quotidianamente a dura prova da comportamenti a volte altezzosi, spesso al
limite del lecito. Si sa bene che gli immigrati portano con sé il loro dramma e
che quindi non sono sereni ed hanno bisogno della massima comprensione,
peraltro ampiamente loro assicurata. Ma
vederli sostare a lungo e vederli
aumentare di numero, crea disagi di ogni tipo, compreso quello di alterare i
rapporti con la popolazione ospitante. Qui siamo di fronte ad un Sindaco che è
costretto a dichiarare di rinunciare al suo mandato, perché viene lasciato solo
a gestire un’impresa di questa portata e fa suo il disagio dei suoi
concittadini che non si sentono sicuri ed adeguatamente protetti. E’ quindi un
Comune, presidio per eccellenza, che verrebbe fatto crollare, creando un
precedente pericoloso a danno delle nostre istituzioni. Il Popolo de I Forconi,
non solo esprime solidarietà al Sindaco Ammatuna e a tutta la cittadinanza pozzallese,
ma invitano lo stesso Sindaco a non scoraggiarsi e a non mollare.
Per quanto ci riguarda, lo affiancheremo nell’opera di
recupero della normalità, invitandolo a continuare a governare la comunità
pozzallese, che lo ha democraticamente scelto.
C’è infine da mettere in rilievo, che la questione “immigrati”,
certamente meritevole d’indiscussa attenzione umanitaria, ha relegato in
secondo piano le sempre più crescenti emergenze locali, che una crisi
devastante ha portato in crescente evidenza.
E’ a questi nostri concittadini che occorre rivolgere
attenzione, affinché non avvertano essi l’amarezza di essere lasciati soli e
abbandonati nella loro patria.
Il Popolo de I Forconi
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