L’ordinanza
prefettizia consegnataci alle 11:30 di giorno 7 Dicembre, vieta assembramenti
di persone e/o di automezzi in quasi tutti i siti indicati dal Movimento de I Forconi.
Il divieto
viene imperniato sul fermo nazionale degli autotrasportatori che comporterebbe
danni all’economia e disagi ai cittadini e fa pure riferimento a pregresse
manifestazioni che pare abbiano fatto registrare azioni intimidatorie.
Si può
obiettare che, per quanto riguarda la provincia di Ragusa, non esiste alcuna
agitazione degli autotrasportatori e di conseguenza non viene intaccata la
libera circolazione dei cittadini e degli autoveicoli. In secondo luogo il
Movimento ha assicurato lo svolgimento assolutamente pacifico della
manifestazione e tale ”pacifica” modalità è contenuta nella richiesta inviata
alla Questura, ribadita negli incontri ufficiali con parecchi Sindaci, è
proclamata nel foglio divulgativo distribuito ai cittadini ed è stata
chiaramente sottolineata nelle varie interviste televisive. Da qui nasce la
profonda delusione da una parte e lo stato d’animo di frustrazione dall’altra,
facile a tramutarsi in una veemente protesta popolare.
Lo Stato si
manifesta in tutto il suo cinismo e palesa un comportamento di disprezzo nei
riguardi di quel popolo che dovrebbe tutelare e guidare con saggezza e onestà.
E’ chiaro che la “Casta” non vuole
fastidi e disturbi di alcun genere, occupata
com’è a difendere ad oltranza i propri privilegi, calpestando anche i principi
costituzionali. Speriamo che il popolo recepisca il pericolo di tale
comportamento orientato a soffocarne la libertà, rendendolo più povero,
cacciandolo nella più cupa disperazione. E’ il momento di reagire; questo
sistema malato, perfido, arrogante, truffatore ed abusivo deve scomparire. Il popolo
si renda protagonista di un mutamento radicale, nel rispetto della Costituzione
per il recupero e l’affermazione di una democrazia pulita e solidale. In questo
frangente, i Forconi, quantunque feriti nella dignità di cittadini onesti di
questa Repubblica, desiderano dimostrare di avere ancora senso di
responsabilità e di rispettare conseguentemente l’ordinanza della Questura.
Il Popolo de I Forconi Iblei
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