Sicuramente il momento in cui la
congiuntura economica trova la sua più alta e drammatica rappresentazione è
nelle aste giudiziarie. Il Popolo de I Forconi si stringe attorno agli
imprenditori Giacchi e Cirnigliaro facendo proprie le istanze portate avanti
drammaticamente, in questi quattro giorni di sciopero della fame e della sete,
dagli stessi. Il quadro è quello di un disastro annunciato che non viene
sufficientemente percepito da chi di dovere ed acuisce la distanza tra il
popolo e la “casta”. Da una parte vi è la richiesta di aiuto e di ascolto,
dall'altra vi è una politica sorda e inetta che non riesce a trovare
la chiave
di lettura del momento e che si trincera in una sempre più autoreferenziale
condotta.
Le traversie di Giacchi, che non è
stato solo nella propria lotta e non lo sarà,comprovano che è necessaria una
rivisitazione delle disposizioni di legge. Il legislatore cinque anni fa
modificò la norma, nell'intento di snellire il lavoro dei magistrati, affidando
a professionisti esterni la vendita degli immobili. Purtroppo la riforma in
questo settore, piuttosto che portare benefici, ha creato occasioni di
situazioni avverse al malcapitato di turno. Se a questo aggiungiamo l'atteggiamento
di chiusura del credito e il drammatico momento di forte crisi economica che
viviamo, ne viene fuori una miscela esplosiva che può sortire effetti nefasti.
A tutto ciò il Popolo de I Forconi
Iblei dice basta! E' tempo che chi ne ha le competenze e a ciò è stato
designato, si faccia carico della questione senza indugi. Tanto più che il
grido di allarme a suo tempo lanciato dal Popolo de I Forconi, ha trovato
corrispondenze in tanti gruppi italiani, tanto da far assurgere sul piano
nazionale la discussione su quelle problematiche che non possono essere più
rimandate. Le prossime settimane saranno giorni di grande fermento. Il Popolo
de I Forconi è sicuro di star lavorando per tutti i cittadini e siamo certi di
avere una sensibilità più diffusa attorno a queste difficoltà. Chiediamo per
questo che si lavori tutti assieme al fine di rappresentare nel miglior modo
possibile quali possono essere i rimedi a tale disastro, per fare questo è
necessaria la massima partecipazione di tutti.
Siamo certi che non mancheranno le
parti della nostra società interessate ad un confronto serio e costruttivo
nell'auspicio che si possa cominciare un percorso condiviso di crescita.
Il Popolo de I Forconi Iblei
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