Sicilia sud-orientale
9 - agosto - 2033
Caro diario, come sai sto per ricoverarmi. Mi hanno
diagnosticato un tumore al cervello e mi hanno consigliato di andare a curarmi presso
il nuovo ospedale voluto dai fratelli americani. Com’è bello e com’è grande,
tutto è nuovo, ordinato, grandioso, tipico stile USA.
Sai caro diario, mentre venivo qua, mi chiedevo il perché i
tumori abbiano preso di mira la mia famiglia. I giorni tristi per me sono
iniziati venti anni fa; era il 2013, e c’era una forte crisi
economica. I miei
non riuscirono a rimanere uniti e la famiglia si sparpagliò. Mio fratello
preferì andare in Australia, mia sorella a Londra e non li vedo quasi mai. . .
poi tutte quelle malattie. . .
Ecco adesso sto per entrare, cerco sulla mappa il mio
reparto e con stupore vedo che i reparti dedicati ai bambini sono i più grandi
e mi accorgo che non c’è la geriatria. Un’infermiera mi si avvicina e le chiedo
spiegazioni, mi risponde:- Ma come non lo sa che qui non si invecchia più? La
vita media adesso è di cinquanta anni! -:
e se ne va sorridendo. Mi guardo in giro, ovunque bimbi, tanti bimbi di
qualsiasi età, pallidi, emaciati, tristi. Mi meraviglia vederne così tanti, mi
avevano detto che le nascite sono in forte calo a causa dell’elevato numero di
casi di infertilità. L’altra mia sorella, quella rimasta qui, è quasi impazzita
dal dolore quando per la seconda volta ha partorito un feto malformato. Tutti le
dicevano:- Lo sai che ormai è così per tanti-: ma ovviamente questo non poteva
consolarla. Improvvisamente, mi rendo conto che leucemie, tumori di vario tipo,
infarti, aborti, tutto è per noi la normalità e fa notizia sapere di una
persona sana, ma tutto ciò è surreale. Ma perché è successo?
Mi si avvicina un medico e mi chiede se ho bisogno di
assistenza, devo essergli sembrato sconvolto. Lo guardo e mi rendo conto che il
suo volto mi è familiare, ma certo è Peppe quel medico sempre in prima linea
quando 20 anni fa si lottava per non far costruire il MUOS. Quante volte seduto
accanto a me si sforzava di farmi capire quanto importante fosse la battaglia
contro il radar americano. Io gli rispondevo:- ma va’ cucchiti, comu a fai
esagerata, se facesse male davvero, mica lo installerebbero, mica avrebbero
dato le autorizzazioni! - Mi ricordo anzi che una manifestazione fu esattamente
venti anni fa, il 9 agosto 2013, lui come sempre mi invitò a partecipare, ma
declinai l’invito con la scusa che avevo da fare. Tanto che differenza poteva
fare una persona in meno alla manifestazione? E poi che chance avevano i
NO-Muos contro gli USA?
Un bambino tristemente mi sorride e mi chiede quanti anni
ho. Di rimando gli dico:- Perché lo vuoi sapere?:- e lui:- perché se hai più di
vent’anni, ti chiederò cosa hai fatto tu per impedire tutto questo:-.
Un lampo improvviso attraversa la mia mente e, mentre in
lontananza mi pare di udire un flauto che suona“tu scendi dalle stelle”(di
sicuro sto impazzendo!), istantaneamente mi sento male, mi sembra di sentire il
cuore spaccarsi in due parti, in una frazione di secondo ho capito, ma adesso
non servirà più a niente. No!, mi sbaglio ancora, io posso almeno raccontare
questo affinché non accada più che un popolo per inerzia, per paura dei poteri
forti, perché tanto ci pensano gli altri, NON
LOTTI.
Daniela Boscarino
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